Dal 2016 rischio penali su estinzione anticipata e surroga del mutuo sulla prima casa
Ricordate le penali su estinzione anticipata e surroga del mutuo sulla prima casa? Pare possano tornare a partire dal 2016.
È quanto suggerisce la legge approvata lo scorso 2 luglio, allo scopo di allinearsi alle politiche europee in materia di finanziamenti per la casa. L’Italia avrà tempo fino al 21 marzo 2016 per adeguarsi alla normativa UE in materia, la quale stabilisce che “gli Stati membri possono prevedere che il creditore abbia diritto, laddove giustificato, a un indennizzo equo e obiettivo per gli eventuali costi direttamente connessi al rimborso anticipato (del mutuo)”.
La reintroduzione delle penali su estinzione anticipata e surroga del mutuo sulla casa cancellerebbe i benefici introdotti dalla Legge Bersani del 2007.
All’epoca, l’allora Ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, aveva intrapreso un percorso graduale che portasse alla loro abolizione, culminato nel Decreto Bersani bis del 2007. Per chi non lo ricordasse, con il decreto Bersani bis del 2007, è stata introdotta una rilevante novità in merito alla portabilità dell’ipoteca: la possibilità, per il cliente della banca (mutuatario), di sostituire la banca con la quale aveva originariamente, anni addietro, stipulato un contratto di mutuo. Il singolo consumatore, pertanto, rivolgendosi ad altri istituti creditori o, ancora meglio, ad un agente finanziario, può chiedere preventivi per surrogare (e quindi sostituire), il vecchio istituto creditore che offre ora condizioni non più competitive, con un nuovo istituto creditore. Di fatto, la nuova banca stipulerà con la parte mutuataria un nuovo contratto di mutuo, al fine di estinguere integralmente il primo mutuo (pari al capitale residuale oltre agli interessi), o per il diverso importo convenuto dalle parti.
In forza della surroga, inoltre, la nuova banca subentrerà nel grado dell’ipoteca già iscritta sul bene, a garanzia del mutuo sostituito e, mediante annotazione, non perderà il grado della vecchia ipoteca.
Il meccanismo della surroga o surrogazione del mutuo è nato quindi per venire incontro alle esigenze dei mutuatari, al fine di rimodulare le condizioni economiche stabilite al momento della firma del contratto, diventate magari inattuali o più svantaggiose per il debitore.
Ora, con la legge approvata lo scorso 2 luglio (citata in apertura), allo scopo di allinearsi alle politiche europee in materia di finanziamenti per la casa, pare proprio che le banche potranno reintrodurre le penali su estinzione anticipata e surroga del mutuo prima casa, poiché in entrambi i casi si tratta di un’interruzione del contratto stipulato tra istituto di credito e cliente.
In altre parole, si tornerebbe indietro eliminando i benefici introdotti dalla Legge Bersani del 2007. Prima di questa data, chi voleva surrogare il proprio mutuo poteva dover rinunciare anche al 6% del capitale residuo per quanto riguardava i finanziamenti a tasso fisso. Un vero e proprio furto, che non favoriva la libera concorrenza tra banche e la mobilità dei clienti.
Al momento, in Italia, si registrano oltretutto mutui mediamente più cari rispetto alla al resto dell’Eurozona. Secondo i dati analizzati dalla Banca Centrale Europea, nei primi mesi del 2015, in Italia il tasso è maggiore di un punto se confrontato con la media dei paesi dell’Eurozona, e più alto di 1,5 punti rispetto a quello della Germania. In altre parole, sui mutui sarebbe pagato lo spread presente fra Bund e Btp. Ipotizzando un mutuo da 100mila euro, rimborsabile in vent’anni, applicando i dati ottenuti dalla BCE, si evince che per ripagare il finanziamento un italiano deve spendere in media 139.190 euro, mentre in Francia e Germania sono necessari rispettivamente 128.349 e 121.142 euro. La media europea si attesta a 127.177 euro. Dati che fanno riflettere.