Usura su conti correnti – Verifica i conti correnti bancari se sono in usura e salva la tua azienda dal fallimento
La verifica di usura e anatocismo sui conti correnti bancari può anche salvare un’azienda dal fallimento.
Sono tante le testimonianze di aziende che dopo aver fatto verificare i propri conti correnti aziendali hanno tirato un respiro di sollievo, scoprendo di non essere debitori verso le banche ma al contrario, in credito dalle banche.
Questa una testimonianza raccolta dalla trasmissione su rai 3 report di uno dei tanti imprenditori costretti a difendersi dall’aggressione di una banca.
Queste invece le parole del segretario nazionale dell’associazione DECIBA ” dipartimento europeo di controllo illeciti bancari” Ilario Fabiano, riferite ad un imprenditore suo conoscente di cui non ha voluto però svelarci il nome:
“La differenza tra imprenditori Coraggiosi e quelli piagnucoloni sta nei risultati, i primi affrontano i problemi e chiedono che venga rispettata la legge anche quando sono le BANCHE le loro controparti, i secondi sono quelli dal “vorrei ma non posso”…sono quelli dei SE e dei MA, sono quelli che tra mille dubbi e incertezze sul come affrontare la ” crisi aziendale”, attendono il “momento buono” per agire, quello che non arriva mai, e nel frattempo si spengono e falliscono.
Purtroppo uno di questi è toccato ad un imprenditore milanese a me molto vicino, che nonostante avesse la soluzione a portata di mano ha atteso, e ancora atteso..sino a chiedere il fallimento della sua storica azienda.
Le soluzioni NON sempre ci sono, ma quando esistono vanno perseguite con determinazione e coraggio caro F……”
In conclusione, possiamo concordare con quanto affermato dal sig. Ilario Fabiano (chi volesse contattarlo può farlo direttamente sul nostro blog o via mail all’indirizzo info@risarcimentomutui.it) perché comprendiamo che ci vuole una giusto mix di diverse doti per affrontare un “fornitore” come una banca, servono certamente una buona dose di coraggio, lucidità, informazioni e capacità di scegliere interlocutori adeguati, professionisti affermati specialisti in questo ambito che sappiano guidare, anche strategicamente, le scelte dell’imprenditore.
Comprendiamo anche che molto spesso occorrono risorse economiche per affrontare i vari livelli stragiudiziali e giudiziali, e che quindi non tutte le aziende hanno disponibilità immediata in tal senso, ma crediamo che chi ha deciso che la strada da intraprendere è quella di agire, una soluzione la trovi sempre.
Lorenzo buon pomeriggio, innanzitutto le consiglio di far analizzare i finanziamenti che le hanno causato tutto questo, se non sono prescritti e si rilevassero anomalie bancarie potrebbe sempre esercitare i suoi diritti e richiedere alla banca le somme indebitamente trattenute.
Riguardo al fallimento: chi è fallito viene iscritto nel casellario giudiziale civile. Questa iscrizione comporta, per il fallito, diverse conseguenze negative, come ad esempio l’impossibilità di aprire conti correnti bancari, anche dopo anni dalla chiusura del fallimento.
Chi fallisce oggi può chiedere, per evitare ciò, l’esdebitazione, ma chi è fallito anni fa non può chiedere né l’esdebitazione, né la riabilitazione 1, che è stata abrogata: deve chiedere semplicemente la cancellazione della sua iscrizione dal casellario giudiziale.
Per ottenere la cancellazione di questa iscrizione, bisogna fare un ricorso al giudice penale (e non civile come nel caso di riabilitazione) del luogo in cui è nato il fallito (non di quello in cui si è tenuta la procedura fallimentare). Si deve produrre il certificato di chiusura del fallimento.
Il procedimento si svolge in camera di consiglio ex artt. 666 ss cod. proc. pen.. E’ necessaria l’assistenza di un legale, anche perché c’è una udienza da svolgersi davanti al Tribunale penale.
Mi auguro di esserle stato utile, se vorrà far analizzare i suoi contratti di mutuo, finanziamenti, leasing conti correnti scriva a DECIBA a lombardia@deciba.it – sono i nostri referenti anti-usura