Mutui Sconvenienti? 5 consigli per incastrare la tua banca!
Mutui, conti correnti, finanziamenti, 5 consigli utili per non cadere in quel “profondo rosso” di cui spesso siamo vittime. E mi raccomando, fanne buon uso. Cominciamo..
1. La stipula di un mutuo: sono tante le insidie
Sui mutui a tasso variabile, quelli “maggiormente consigliati” dai mediatori del credito in questa fase di tassi ai minimi storici, la banca fissa quasi sempre solo il valore minimo, senza inserire quello massimo, per essere sicura di non perderci e per non porre limite al suo guadagno. Quindi dovrebbe mettere un cap ( un tetto – una specie di assicurazione ) ed anche quì fate molta attenzione al costo. In alternativa dovrebbe almeno dare la possibilità di rescindere il contratto quando il tasso sale troppo, ma spesso in questi casi chiede una penale di rescissione che è però vietata per legge. Attenzione perchè gli istituti di credito aggirano l’ostacolo legale e al posto di fare pagare la penale, provano ad addebitare delle spese di chiusura del contratto molto alte, che di solito vengono calcolate anche in proporzione al debito residuo. Per quanto riguarda poi la polizza incendio sull’ immobile, vincolata giustamente a favore della banca, bisogna inoltre controllare che nel contratto sia indicata “nei limiti dell’ammontare residuo” e non “nei limiti dell’intero valore del mutuo”, perché il rischio della banca è di perdere quanto manca da versare e non invece l’ammontare totale. La soluzione migliore rimane quella di rivolgervi al vostro assicuratore di fiducia in quanto egli conosce le vostre esigenze ed il vostro profilo di rischio sicuramente meglio del bancario che invece vorrà appiopparvi a tutti i costi ogni polizza che la sua direzione gli impone, pena ritorsioni, demansionamenti ecc..).
2. Dite sempre di NO ai prodotti “aggiuntivi”
Prima di erogare un prestito, un mutuo, una apertura di credito su un conto corrente, la banca cerca di rifilarvi una serie di prodotti finanziari ( polizze assicurative, azioni, obbligazioni ecc.. ) e/o di largo consumo ( tablet, smartphone, televisori, ecc… ) che le permettono di guadagnare di più. Dite sempre NO! Perché quel prestito è già stato autorizzato a prescindere dall’acquisto “aggiuntivo”. Sappiamo e abbiamo già scritto di come è andata a finire con i consigli dei funzionari bancari di Banca Etruria e company… “in tema di investimenti azionari ed obbligazionari” – anzi non è finito ancora niente, le tasche dei poveri risparmiatori sono ancora vuote.
3. Controllate il conto ogni tre/sei mesi e occhio alle “manovre massive”
Controllate sempre gli estratti conto e gli scalari trimestrali, facendo un raffronto con quelli del trimestre precedente. Molto spesso le banche applicano le cosiddette “manovre massive”, sono attività poco trasparenti che hanno la finalità di alzare di qualche decimale di punto i tassi applicati alla clientela. Gli istituti bancari agiscono di solito all’inizio del trimestre in modo che gli aumenti vengano comunicati solamente attraverso l’estratto conto scalare: questo, se tutto va bene, viene recapitato entro i primi 20 giorni del trimestre successivo ( circa 100 giorni dopo ). Il dato triste è che mediamente solo il 3% dei correntisti è attento e se ne accorge!
4. Attenti a tutti i costi a vostro carico: spesso si può profilare usura bancaria con superamento del tasso soglia su diversi trimestri
Molti ci scrivono chiedendo informazioni sull‘anatocismo, ma attenti invece all’usura bancaria che è un reato molto più grave e frequente di quanto si possa immaginare! Scatta al superamento del cosiddetto tasso soglia stabilito trimestralmente da Bankitalia, cioè il tasso massimo d’interesse che una banca può applicare al correntista. Generalmente il tasso nominale applicato al cliente è inferiore al tasso soglia, ma a determinare l’usura contribuiscono tutti i costi a carico del correntista ( commissioni, interessi di mora, coperture assicurative, spese notarili, spese per estinzione anticipata, ecc… ), e di questo le banche non ne avevano tenuto conto sino alla stravolgente sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2013, la famosa n. 350!
5. Controlla la tua banca o finanziaria
Sia per i privati che per le Aziende, oggi più che mai, devono e dovrebbero sempre stare attente ai loro rapporti con la banca con un controllo periodico, almeno ogni 6 mesi; con questa attività di prevenzione è possibile evitare un eventuale collasso/catastrofe aziendale e/o famigliare, inoltre fare un attenta ed accurata verifica sulla presenza di anomalie nel vostro mutuo, o conto corrente
può riservare delle piacevolissime sorprese ( spiacevoli all’inizio ), come quella di scoprire che è la banca a doverti restituire un sacco di interessi e magari non pagarne più in futuro sino a scadenza del contratto.
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Il Segretario Nazionale dell’associazione D.E.C.I.B.A. Ilario Fabiano – Guarda il video
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