Bufera mutui! Casa all’asta dopo 18 rate non pagate.
BUFERA SUI MUTUI. Le rate non pagate che fanno scattare il pignoramento e quindi la vendita all’asta senza passare dal giudice passano da 7 a 18.
Ricordiamo che in prima battuta si prevedeva la possibilità per la banca di impossessarsi della casa oggetto di ipoteca in seguito a 7 rate non pagate del mutuo, anche non consecutive senza bisogno di passare dal tribunale.
Cosa cambierà con le nuove norme rispetto alle precedenti:
1) La nuova norma sarà valida solo per i nuovi contratti di mutuo mentre per i vecchi, anche in caso di successiva surroga rimangono in vigore le leggi attuali.
2) La vendita senza passare dall’Asta giudiziaria possibile solo se il cittadino ha sottoscritto liberamente la clausola di inadempimento.
3) La vendita dell’immobile, sempre con la sottoscrizione di un mutuo con la nuova legge, obbligherà la banca a cancellare il mutuo anche se il valore del bene è inferiore a quelli del debito residuo non ancora pagato dal mutuatario (il sottoscrittore del mutuo).
4) La clausola di inadempimento è facoltativa e la banca non può obbligare il mutuatario a sottoscriverla, e questo significa che in caso di inadempimento dopo 18 rate non pagate, la casa potrà essere messa in vendita dalla banca solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore.
5) dopo la vendita della casa la banca potrà trattenere solo quanto gli è dovuto, ed è obbligata a restituire al mutuatario l’eventuale eccedenza.
Questo è quanto si dovrà votare in questa settimana al Parlamento, sempre che il PD confermi la sua “retromarcia” rispetto alla prima proposta che parlava di retroattività e che minacciava di cancellare con un colpo di spugna il divieto dell’ormai famoso “patto commissorio” (articolo 2744 del Codice civile) .
L’’intento dei legislatori sembra sia quello di evitare le lunghe e costosissime procedure giudiziarie con conseguenti risparmi di spesa a beneficio di tutti i cittadini, ma in realtà a chi giova di più?
E per coloro che hanno già superato le famose 7 rate impagate? Questi dovranno aspettarsi una comunicazione di decadenza dei termini
dalla banca, se non pagano gli arretrati entro i termini subiranno un precetto e poi la comunicazione di “messa all’asta” della propria abitazione; come ci si può difendere?
La prima cosa da fare è verificare se il mutuo in questione presenta delle gravi anomalie come l’usura “ab origine” (cioè già nella fase di sottoscrizione del contratto) in una o più fasi contrattuali; ciò è possibile attraverso una analisi dettagliata dell’intero contratto di mutuo, ma l’altra cosa importante è che questa fondamentale valutazione venga fatta da professionisti espertissimi della materia, NON dal primo faccendiere di turno.
Se dall’analisi emerge USURA, a questo punto solo un corretto ed efficace atto di opposizione, supportato da una corretta perizia econometrica, frutto di un lavoro di team di esperti legali e peritali, può scardinare alla fonte il precetto e garantire così una “ordinanza di sospensione” da parte del giudice esecutivo.
Grazie ad una “vendita più veloce” il deprezzamento della abitazione sarà minore e quindi a vantaggio del mutuatario in difficoltà, ma chi farà una corretta perizia dell’immobile? La direttiva comunitaria 2014/17/Ue dovrà prevedere anche l’assistenza al consumatore da parte di un esperto di sua fiducia, un perito, indipendente nominato dal tribunale, e su tutta la procedura dovrà vigilare la Banca d’Italia (e qui qualcuno direbbe…”siamo a posto”)!
La realtà ci dice che, ancora una volta, si vuole dare una mano alle banche, abbiamo già visto questi film con gli aiuti stanziati dall’Europa alle banche italiane destinati alla erogazione di credito alle imprese; non ci risulta che alle imprese italiane siano arrivati fior fior di affidamenti.
La vera questione è che i crediti in sofferenza superano i 200 miliardi di euro e si è accesa da un pezzo la “luce rossa” – 200 miliardi pesano non poco sui bilanci degli istituti bancari ma sono il frutto di attività di finanziamenti concessi in tanti casi in modo poco oculato ed anche in modo consapevole, qui possiamo parlare di erogazione ad amici, amici degli amici e così via, perciò possiamo lasciare questi poveri banchieri in così grande difficoltà? Direi di no…
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