Botte da orbi nel PD – Renzi contro Emiliano
Emiliano, il governatore della Puglia, intervistato dal quotidiano Libero, spara contro Renzi – “ è al servizio delle lobby del petrolio, e non si tratta di un caso isolato” – probabilmente si riferiva alle note vicende della Boschi e di banca Etruria, chissà..
Ci risiamo, niente di nuovo se ci pensate, nemmeno nelle modalità temporali perché di solito questi scandali vengono alla luce appena prima di un appuntamento elettorale e/o referendario come questo.
Dopo l’intercettazione della telefonata tra il ministro Guidi e suo marito, gli inquirenti sentiranno Renzi dato che ieri, intervistato dalla Maria Annunziata, ha rivendicato la paternità dell’emendamento e lui stesso ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati.
Renzi poi continua a far scudo alla Boschi – “ è incredibile che vogliano ascoltare Maria Elena” – e Antonio Ricci alla domanda di un giornalista – “ma la Boschi si dovrebbe dimettere?” Risponde “ la Madonna mica può dimettersi ” – e così si ritorna al conflitto di interessi – la legge Frattini è veramente “acqua fresca“; il concetto è che la Guidi avrebbe dovuto semplicemente dire a suo marito di non occuparsi di questo business ( ma non avrebbe dovuto nemmeno accettare l’incarico politico ) considerato che proprio malaccio non stanno economicamente, ma l’ingordigia sappiamo essere una brutta e contagiosa malattia.
Un vero week end di fuoco, sempre ieri Boeri, il presidente dell’Inps, viene sbugiardato dal ministro Poletti – Boeri sollecita un intervento su un prelievo ai “pensionati d’oro” e magari di toccare qualcosa ai 500.000 italiani che sono in pensione da 36 anni – e il ministro conferma che non c’è niente di tutto ciò allo studio, il tutto con grande gioia dei nostri giovani che non avranno probabilmente alcuna pensione sostenibile ma nel frattempo sorreggono il sistema pensionistico italiano facendo percepire le ricche pensioni a chi senza troppi sforzi e senza troppi anni di lavoro ne beneficia tutti i mesi.
Sempre nel week end scoppia lo scandalo “Panama paper list” e chissà che non troveremo qualche nome interessante nel dossier fuoriuscito dallo studio Monsack Fonseca, oltre a Montezemolo il quale smentisce tutto ovviamente, tra i ricchi piagnoni italiani che magari percepiscono anche una delle “pensioni d’oro”.
La lotta non è solo interna al PD ma anche all’esterno verso i grillini: Francesco Bonifazi del PD querela Grillo e Ermini querelerà Di Maio il quale mette un po’ di benzina sul fuoco sollecitando la minoranza della sinistra a mandare a casa il governo dei malfattori di Renzi.
Concludiamo con la sparata del Cardinal Bertoni il quale si rammarica di ricevere attacchi ingiustificati riguardo alla sua modesta abitazione di 300 metri quadri ( si dice che girino persino in bicicletta) visto che almeno 30 dei suoi “colleghi” dispongono di metrature ben più ampie – la sua frase top dei top è stata “sono Cristo in croce” . Magari a Papa Francesco gli verrà in mente di fare una visitina di cortesia a casa dei suoi cardinali e vescovi, magari in bici, per vedere come se la passano ( o spassano) poverini?
Dopo tutte queste belle notizie i media non hanno ancora spiegato agli italiani che cosa si voterà al referendum del 17 aprile! Bene ve lo diciamo noi; è rimasto un solo quesito, si voterà solo sull’ipotesi se la concessione data per una estrazione deve avere la stessa durata del giacimento – solo su questo si voterà. Che consolazione.
In tutto ciò non vogliamo dimenticarci di ricordare ai nostri lettori il primo dei “nostri comandamenti”: chiunque abbia sottoscritto un mutuo ( vale anche per chi lo ha già terminato e non sono ancora trascorsi 10 anni da allora), conti correnti aziendali affidati, leasing, prodotti derivati, ha il diritto/dovere di verificare se questi contratti sono affetti da anatocismo, usura ed altre anomalie contrattuali. Fare questo controllo consentirà di “metterci una pietra sopra” o meno – se i contratti sono regolari si lasciano in un cassetto, se non lo sono, il controllo vi evidenzierà quali somme in base agli illeciti riscontrati potrete richiedere indietro alle “vostre banche”, e stiamo parlando di decine di migliaia di euro non noccioline.
Facciamo un esempio: se ho contratto un mutuo da 100.000,00 euro per 30 anni ed è presumibile che ad un tasso variabile, nei 30 anni avrò pagato mediamente altri 100.000,00 circa di interessi, qualora questo contratto presenti condizioni di usurarietà esso deve essere ritenuto GRATUITO dalla banca e dalla legge, e questo significa che se di quei 100.000,00 euro ne ho già pagati 50.000,00, di interessi, questi devono essermi restituiti o ricalcolati in diminuzione dal capitale di mutuo residuo, mentre i futuri 50.000,00 euro da pagare di interessi dovranno essere annullati in quanto somme usurarie contrattualizzate ab origine.
Per maggiori dettagli sull’argomento chiamate gli esperti di D.E.C.I.B.A.
al 02.9042.7304 – il controllo dei mutui è gratuito!
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