Autofinanziare la tua impresa ? Oggi è possibile!
Autofinanziare la tua impresa ? Oggi è possibile! Grazie alle banche!
E alla legge!
Oggi è il mio turno, con piacere la redazione di Risarcimentomutui.it , che ringrazio, mi ha concesso questo privilegio sapendo che però scriverò a modo mio, a partire dal titolo, quindi sei avvisato e non scandalizzarti per il mio modo aperto di scrivere, puoi sempre chiudere qui.
In breve voglio dare qualche perla a tutti i nostri lettori imprenditori su come è possibile autofinanziare la propria impresa.
Partiamo dal presupposto che per godere di questo privilegio occorre necessariamente avere dei rapporti bancari ( mutui, finanziamenti, leasing, affidamenti in conto corrente, prodotti derivati ) in corso o chiusi/estinti non più di 10 anni fa.
So a cosa pensi: “ma che c’entrano ora i miei rapporti bancari con l’autofinanziare la mia impresa?!”
C’entrano c’entrano e siccome sei curioso ed anche imprenditore con la voglia di riscatto verso la tua banca e con la voglia di non farti più spennare come un pollo, vado dritto al punto descrivendoti sinteticamente un fatto accaduto, con tanto di sentenza (833/16) del Tribunale di Padova emessa dal Giudice Giorgio Bertola, che ti aprirà la mente e la speranza, a meno che tu non sia il classico imprenditore dalle “seghe mentali facili”.
( alleghiamo parte della sentenza in fondo all’articolo )
In una vertenza che vedeva l’azienda XXXXX ricorrere in giudizio contro il suo fornitore “banca” , il Giudice Bertola emette una sentenza epocale che condanna la banca a rimborsare tutti gli interessi già pagati ed azzerare quelli eventuali da pagare in futuro, stabilendo inoltre il riconoscimento anche dei danni NON patrimoniali e, quest’ultima voce, all’Istituto di Credito è costato il doppio della somma da restituire per interessi usurari.
Finalmente ciò che aspettavamo da tempo è accaduto !
Questa è la sentenza che sta facendo tremare tutte le banche ( italiane e non ) di tutto il territorio nazionale. Ora, oltre a pagare per usura rifondendo gli indebiti, vengono finalmente condannate anche a pagare i danni !
Il risarcimento per danni NON patrimoniali è stato riconosciuto in “via equitativa”.
Il giudice ha tenuto conto del fatto che la società fu ingiustamente segnalata come cattivo pagatore sul circuito interbancario con la conseguenza di limitare l’espansione commerciale dell’azienda e con i relativi “danni da immagine”.
I danni NON patrimoniali possono identificarsi sotto molteplici conseguenze, ma in che cosa consiste più precisamente il danno NON patrimoniale?
Sostanzialmente esiste una classificazione di singole ipotesi di danno non patrimoniale, e quindi si sono individuate le categorie del danno biologico, del danno morale, del danno esistenziale.
Il danno biologico è: la lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito.
Il danno morale: è la sofferenza soggettiva cagionata da fatto illecito e in sé considerato, di regola un reato, sofferenza che può essere sia di natura transitoria, sia di natura permanente.
Il danno esistenziale: qualsiasi compromissione delle attività realizzatrici della persona umana, quale ad esempio la lesione della serenità familiare, o del godimento di un ambiente salubre, distinto dal danno biologico perché non presuppone l’esistenza di una lesione fisica, e distinto dal danno morale perché non costituisce una sofferenza di tipo soggettivo.
Un altro esempio concreto di danno NON patrimoniale, citato invece in una sentenza del tribunale di Brindisi è stato quello di
quantificare il danno NON patrimoniale in una somma congrua, derivante dalla lesione del diritto a intrattenere relazioni sessuali col proprio coniuge; e con quest’altra sentenza viene sancito ciò che si intende per danno NON patrimoniale ( dedicato agli avvocati timorosi…)
Si apre quindi una nuova era per le banche e le finanziarie che hanno adottato tassi e comportamenti perseguibili a norma del codice civile e penale: l’auspicio è che davvero le banche, quelle che non hanno ancora capito che siamo nel XXI secolo, cambino le proprie politiche commerciali e policy aziendali di 180 gradi; sterminare le imprese con azioni di rientro dai fidi, di segnalazioni avventate alle centrali rischi, di conversione dei fidi in mutui ipotecari insostenibili, e con condizioni spesso usurarie NON paga nessuno, né i Clienti e nemmeno i fornitori ( le banche e finanziarie).
C’è chi si sta attrezzando a livello giuridico e matematico per impostare la “perizia trivalente”, un’arma micidiale per le imprese vessate dalle banche e NON, ora non si scherza più, per le banche si annunciano tempi più duri, anche se sappiamo che loro cascano sempre in piedi, e sarà così sino a quando i banchieri avranno il controllo della maggioranza dei politici che contano.
Ricordo che gli Istituti di credito sono solo fornitori ! Se questi sbagliano? Questi pagano !
Sono finiti i tempi dove le banche possono alzare la cresta ! ! Prima non c’era INFORMAZIONE ! Adesso è pieno ! Basta solo VOLERE INFORMARSI ! – Ovvio che in televisione ( manipolata da banche, lobby e partiti politici ) non si faccia questo genere d’informazione..
Vi immaginereste gli amici degli amici che sputtXXXXo gli amici degli amici? Ecco! Nemmeno io…
CONTROLLATE TUTTI I VOSTRI RAPPORTI BANCARI A TUTELA DELLE VOSTRE FAMIGLIE E DELLE VOSTRE IMPRESE. QUELLO CHE SCOPRIAMO NELL’80% DEI CASI E’ CHE LA BANCA DEVE SEMPRE RESTITUIRE INGENTI SOMME TRATTENUTE ILLEGITTIMAMENTE !
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