Tremano le banche del mondo: multe, sanzioni e risarcimenti in crescita.
Secondo il quotidiano francese “Le Monde”, negli ultimi tre anni in particolare, è cresciuto l’ammontare delle sanzioni nei confronti delle banche (europee e non) per pratiche scorrette verso imprese e famiglie, evasione fiscale e riciclaggio che fino ad oggi arrivano a circa 5 miliardi di dollari.
Un dato che più che far riflettere, dovrebbe farci “toglier le bende dagli occhi”, perché tra i vari illeciti commessi elencati prima, quello delle pratiche scorrette tocca direttamente le nostre tasche, la nostra vita quella delle nostre famiglie e delle nostre aziende, mandando in fumo ciò che con tanto sudore ci siamo creati. Ma andiamo avanti con dei dati per allarmarci ancora un po’..
Dall’inizio della crisi finanziaria, e più precisamente nel 2007, le multe e sanzioni inflitte alle banche condannate per pratiche illegali a danno dei consumatori (tassi usurai, anatocismo, indeterminatezza contrattuale, vendita di prodotti/derivati tossici, ecc.) hanno raggiunto i 187 miliardi di euro circa (208 mld di dollari). “Più del Prodotto Interno Lordo del Perù (202 mld di dollari nel 2014)”.
Non solo le pene pecuniarie legate ai cosiddetti mutui subprime (vendite di prodotti ipotecari a rischio, pignoramenti immobiliari abusivi), con sanzioni molto più pesanti rispetto ad altri tipi di reati (manipolazione del tasso euribor e dell’andamento del franco svizzero, violazioni di embargo).
Tornando all’Italia, abbiamo rivolto al Dott. Fabiano Ilario (Segretario Nazionale dell’associazione D.E.C.I.B.A.) alcune domande in merito:
Redazione – tra il 2014 e il 2015 i contenziosi sono aumentati o diminuiti ?
DECIBA – Sono aumentati circa del 30% secondo i nostri dati.
Redazione – In un solo anno un dato allarmante. A cosa dobbiamo questo aumento di contenziosi?
DECIBA – Statisticamente parlando, in Italia ogni anno i contenziosi bancari aumentano, questo è solamente grazie all’informazione che avviene attraverso il WEB, i social media ed alcuni programmi televisivi che sporadicamente ne parlano; come “La Gabbia” o “DiMartedì” di La7, e “Report” della Gabanelli che documentano ciò che accade realmente andando ad intervistare imprenditori e famiglie che si sono “schierati”, per ovvie ragioni, contro la “loro ex cara banca”, ma anche le “controparti” colte spesso con le “mani nella nutella” ed anche i famosi “controllori” che controllano a modo loro come Bankitalia e la Consob.
Redazione – quali sono i motivi principali delle vertenze o delle richieste?
DECIBA – verifichiamo i rapporti bancari più comunemente utilizzati dalle famiglie e le imprese; la sottoscrizione di un contratto di mutuo, di affidamento su conto corrente, un leasing, ma anche prodotti derivati ed assicurativi “venduti” in modo discutibile e con condizioni “capestro”, con tassi e clausole non a norma di legge – sono sempre di più i Tribunali d’Italia che condannano le banche regolarmente, e per fortuna aumentano anche le transazioni nella fase negoziale (stragiudiziale), laddove l’Istituto di Credito abbia commesso l’illecito.
Redazione – Cosa intendeva Dott. Fabiano con “laddove l’Istituto di Credito abbia commesso l’illecito”?
DECIBA – Mi spiego meglio: ci sono oltre 480 tra società ed associazioni in Italia che si occupano di diritto bancario, ma quelle strutturate con ingegneri matematici, periti econometrici, avvocati e consulenti specializzati esclusivamente in questa materia sono molto poche, ed è proprio a questi professionisti a cui bisognerebbe rivolgersi per questa esigenza. Non importa che la pratica sia avviata con uno dei nostri studi convenzionati, il web oggi aiuta tutti, è una biblioteca mondiale a disposizione di chiunque ed è pure gratis! E’ in realtà un mezzo che adoperiamo ormai tutti, spesso anche per scegliere e selezionare l’acquisto di cose anche banali, quindi perché affidarsi al proprio commercialista o al proprio avvocato solo perché lo si conosce da tempo e senza aver fatto una preliminare verifica della sua preparazione specifica su questa materia? Basta porgli una domanda semplice semplice: dott Rossi, ma lei è specializzato in questa materia? “La fuori è pieno di squali in un mare ancora da esplorare”, quindi “occhi aperti”.
Redazione – Un dato in percentuale sulla possibilità di vincere il ricorso?
DECIBA – Domanda interessante. Io dico sempre che la legge, le sentenze e i Giudici che condannano le banche ci sono e sono dalla nostra parte, il problema sta alla radice, mancano solo i professionisti specializzati in questo campo, ricollegandomi anche un po’ alla domanda precedente che me ne fa sorgere un paio anche a me da farvi con qualche esempio: quando vi viene mal di denti ad esempio, chiamate il vostro medico curante o un dentista direttamente? Se vi si rompe il motore dell’auto andate dal gommista o in autofficina meccanica?
Ne faccio una pertinente ora: se devo attivare un procedura di controllo ed eventuale recupero degli interessi illegittimamente pagati alla banca vado da un professionista generalista (che si occupa di contestazione di bollette piuttosto che di liti tra vicini o di infortunistica stradale) oppure mi rivolgerò ad un professionista esperto della materia?
Redazione – In effetti i suoi esempi mi stanno facendo riflettere Dott. Fabiano. Non ho ancora un rapporto con una banca ma il nostro incontro mi rimarrà impresso per tutta la vita sul “sapere a chi rivolgersi” e ne farò tesoro.
DECIBA: Ringraziandovi per avermi dedicato del tempo prezioso concludo dicendo che l’associazione D.E.C.I.BA. (Dipartimento Europeo Controllo Illeciti Bancari e Assicurativi) è a completa disposizione per una prima analisi su mutui, prestiti, leasing, affidamenti su conto corrente e su operazioni assicurative al fine di fare luce su eventuali anomalie contenute in questi contratti ed eventualmente richiedere i dovuti ristorni e risarcimenti, sia patrimoniale che NON patrimoniale, sempre se non si oltrepassa anche la legge penale per cui iniziamo a parlare anche di richieste di condanne penali.
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