Anatocismo bancario: “esce dalla porta e rientra dalla finestra.”
In questi giorni non si fa altro che parlare del nuovo emendamento emesso dal governo che, TEORICAMENTE, avrebbe dovuto mettere finalmente un freno all’ anatocismo bancario.
Prima di entrare nel dettaglio della legge vi spieghiamo in parole povere cos’è questo anatocismo..
L’anatocismo bancario è innanzitutto un meccanismo perverso, una pratica che utilizzano gli Istituti di Credito per fare pagare ai loro clienti gli interessi sugli interessi per far crescere esponenzialmente il debito, e che in questi ultimi anni di crisi ha contribuito a strozzare migliaia di famiglie e di imprese.
La legge..
Il primo firmatario dell’ emendamento all’art. 17 del disegno di legge di conversione del decreto sul credito cooperativo, il deputato del Pd Sergio Boccadutri, ha fatto annunci a dir poco trionfanti su questo ma, a nostro parere, la nuova norma non elimina affatto il meccanismo (già vietato).
L’emendamento che “cancella l’ anatocismo” non fa altro che andare a precisare una norma già esistente. Precisa che nei rapporti di conto corrente o di conto pagamento e nei finanziamenti concessi attraverso carta di credito (es. carte revolving ) ai clienti, deve essere garantita la medesima periodicità nel conteggio degli interessi debitori/creditori e che questa non potrà mai essere inferiore all’anno.
E proprio quando sembra si sia fatto un passo avanti rispetto all’art. 120 del T.U.B. ( testo unico bancario ) che fa riferimento solo ai rapporti di conto corrente, meglio farne due indietro per non rischiare di accelerare troppo. Le nuove precisazioni, infatti, stabiliscono che è fatta salva la possibilità per il cliente di autorizzare preventivamente l’addebito degli interessi debitori sul conto o sulla carta decorso un termine di 60 giorni dalla valuta degli interessi.
In breve: se gli interessi non vengono evasi entro 60 giorni dalla chiusura dell’anno, andranno ad aggiungersi al capitale dovuto e produrranno così nuovi interessi. Pensiamo alle aziende con affidamenti importanti che se vogliono evitare “l’anatocismo legalizzato” devono pagarsi nei primi due mesi dell’anno successivo tutti gli interessi contabilizzati dalla banca nel corso dell’anno precedente; facciamo un esempio con due numeri:
AZIENDA X con affidamento di € 100.000,00 al tasso medio del 10% annuo presenterà un conto interessi finale di € 10.000,00 da pagare entro il 28/29 febbraio dell’anno successivo: se ciò NON accade, ecco che si scatena l’anatocismo, e i 10.000,00 euro di interessi cominceranno a capitalizzarsi assieme a tutto il capitale, e nel ricalcolo i 10.000,00 € di interessi diverranno magicamente 11.000,00 euro, i quali continueranno a capitalizzarsi all’infinito finchè la banca non decide di ridurre gli affidamenti o revocarli !
Quindi, con l’emendamento Boccadutri l’anatocismo resta per legge, avendo trasformato a tutti gli effetti in norma la contestatissima proposta che fece già in precedenza la Banca d’Italia che dopo gli ultimi scandali emersi perde sempre più di credibilità nel ruolo che avrebbe di “controllore del modus operandi degli Istituti di credito in Italia”.
Banca d’Italia che, ricorderemo all’infinito ai nostri lettori, è proprietà per la maggior parte di banche private e una piccola quota di compagnie di assicurazioni. Tutto chiaro no?
La cancellazione dell’anatocismo è vera più a parole che con i fatti , da questa considerazione la scelta del nostro titolo “Anatocismo bancario: esce dalla porta e rientra dalla finestra.”
Un durissimo colpo alla lotta contro tutte le usure e le speculazioni finanziarie! E senza ombra di dubbio, un gravissimo colpo alla credibilità dello Stato di diritto!
Sono milioni i prestiti, mutui, conti correnti affidati su cui hanno applicato questa pratica speculatrice. Oggi, a differenza di ieri, abbiamo una grossa arma a disposizione che si chiama informazione ( quella sul web non in televisione ), e solo chi la riesce a comprendere potrà utilizzarla come arma.
Oltre all’anatocismo esistono altre forme di illegalità che spesso le banche commettono ed è per questo che invitiamo tutti coloro che ci stanno leggendo e che sono titolari di un qualsiasi rapporto bancario, a contattarci per una pre-analisi degli stessi, e verificare se ci sono delle anomalie.
La pre-analisi sulla maggior parte dei contratti la facciamo gratuitamente.
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