Anatocismo, la Corte Europea dice si
Anatocismo, la Corte Europea dice si
La Corte di Giustizia Europea dice sì ad applicare gli interessi sugli interessi (anatocismo) sui prestiti concessi alle imprese, e che la Ue ha ritenuto essere aiuti di Stato. A stabilirlo è stata la Corte di giustizia europea, chiamata in causa da ASM Brescia e AEM che nel 2008 si sono fuse nel gruppo dell’elettricità, del gas e dei servizi idrici… (capito? ai servizi idrici).
Invece il governo Renzi ha reintrodotto l’anatocismo bancario non per le imprese, ma per i cittadini che hanno un prestito o un mutuo o un conto corrente in passivo. Infatti, nel D.L. 91/2014, viene reintrodotto l’anatocismo ovvero una pratica delle banche che consiste nel calcolare interessi su interessi a debito dei clienti, e a cadenza trimestrale. Questa pratica era stata considerata illegale con una sentenza delle sezioni unite della Cassazione e poi addirittura della Corte Costituzionale.
La nuova norma consente alle banche di introdurre nei contratti in conto corrente la previsione di una convenzione anatocistica ex ante e, quindi, pure per gli interessi in corso. Un altro regalo, e pure urgente, di Renzi alle banche a danno degli italiani, e firmato da Napolitano. Una usura legalizzata. A quando l’aggressione ai conti correnti?
Inoltre, un regolamento della Banca d’Italia vuole di fatto reintrodurre il famigerato anatocismo, tutto a vantaggio delle banche.