Anche i Direttori di banca hanno paura!
Si oggi abbiamo o un’altra “emergenza sociale”, che investe la categoria dei DIRETTORI di BANCA
Questa era una categoria molto apprezzata ricordate con quanto senso di amicizia, confidenza, stima si condivideva questo rapporto? Bene, anzi male, perché tutto questo accadeva sino a 20 anni fa, più o meno.
Un giorno parleremo anche del perché di questa involuzione di rapporti, ma ora parliamo di fatti, o meglio di malefatte, ad opera di tanti codesti “direttori”, e ovviamente non voglio generalizzare.
Ormai quasi tutti sappiamo di come artificiosamente le banche, spesso per mezzo dei loro direttori, riescono a creare “produzione”, a far cassa, e un giorno spiegheremo anche perché, cosa spinge questi “direttori” o da cosa sono spinti, per eseguire con tanto scrupolo le direttive aziendali.
Intanto diciamo che difficilmente si occupano di grossi debitori, verso i quali gli istituti si comportano con ben altri riguardi. Il loro ambito d’intervento sono i clienti piccoli, piccoli artigiani e piccoli commercianti esposti per somme relativamente limitate, tra i 1.000,00 ed i 25.000,00 euro.
Qual è quindi una delle scoperte recenti pubblicate anche da una stampa, IL SOLE 24 ORE, che proprio stampa filo-popolare non si può definire?
Succede che in un recente articolo Il sole 24 Ore fa riferimento a più testimonianze di imprenditori che in stato di necessità di liquidità aziendale avevano avanzato richieste di affidamenti su conto corrente e/o di finanziamenti, si certo, cosa strana in Italia ma tant’è. La risposta c’è stata eccome, con una bella proposta arrivata dritta dritta dal proprio “direttore” o funzionario di turno il quale molto gentilmente ha riferito: qual è il problema, compri un po’ di titoli azionari della tua banca e tutto si risolve.
Di per sé l’idea è buona, peccato che questa proposta non viene considerata dalla legge italiana pertinente, etica e nemmeno legale, perché più che una proposta sembra sia stata una condizione imposta.
Certo alcune banche, le popolari, le rurali ecc…si difendono sostenendo che è possibile concedere finanziamenti solo a coloro che diventino soci della banca quindi…si potrebbe però controbattere che è possibile aderire a questo piacevole concetto con una piccola quota ad esempio.
Ma il problema è un altro, è che questi direttori DEVONO OBBEDIRE agli ordini di casa madre!
Pena il declassamento, lo spostamento in un’agenzia più piccola e lontana da casa e in ultima istanza chissà… il licenziamento?
Di fatto è un’altra categoria che va tutelata che ne dite?
In basso una testimonianza pubblicata su IL SOLE 24ORE