Banco BPM – protezione sostegno imprese famiglie
Protezione sostegno imprese famiglie
Dal primo gennaio 2017 nascerà il terzo gruppo bancario italiano, forte della fiducia di 3,5 milioni di clienti privati e di 500 mila imprese serviti attraverso una rete distributiva estesa e complementare, animata dal lavoro di 25 mila persone.
L’identità di Banco BPM si basa su un duplice asse valoriale: l’ambizione di essere grande banca, sintesi di tradizione e di innovazione, di solidità e di vicinanza ai territori, di visione a lungo termine e di capacità reddituale sostenibile; la volontà di essere giorno per giorno strumento di protezione, sostegno, crescita e partecipazione a disposizione delle famiglie, delle comunità e delle imprese.
Questa la presentazione del nuovo gruppo bancario; le parole sono sempre positive e rassicuranti, ma suonano un po’ come quelle Renziane sul tema Equitalia, la melodia era: tranquilli la cancelliamo, cerchiamo un rapporto sereno e trasparente con i nostri cittadini in difficoltà, oppure quelle usate per la nota vicenda di Monte dei Paschi, state tranquilli, MPS è solida, non ci sono problemi ecc…
La banca è un ente commerciale e lo sappiamo, e la sua funzione creditizia va a toccare sia la parte sociale che la crescita economica del paese, ma il problema è che TROPPO SPESSO l’esercizio dell’erogazione di un credito che deve tenere conto dei bilanci aziendali, NON sempre è conforme alle norme legislative vigenti e provoca danni inenarrabili ad aziende e famiglie, danni di cui i media nazionali NON devono parlare.
Ci auguriamo un cambio di rotta a 180 gradi da una assurda politica bancaria che vede queste ultime lasciare cadere nel vuoto le istanze di contestazioni e di negoziazioni stragiudiziali obbligando i danneggiati a ricorrere alla magistratura per ottenere i giusti risarcimenti.
Evitare cause giudiziarie si può e si deve farlo quando vi sono le giuste osservazioni, quelle proposte ad esempio in occasione di un mutuo quando è usurario e affetto da anatocismo oppure quando un conto corrente presenta un alta frequenza di superamento dei tassi soglia di usura ( o altre gravi irregolarità).
Dato che “sbagliare è umano”, si possono trovare accordi utili sia a salvare un rapporto banca/Cliente, che magari è in corso da decine di anni, che ad evitare pubblicità negative, dannose più che mai considerata la velocità supersonica con cui girano le “notizie in rete”
La dimostrazione dell’efficacia sia positiva che negativa delle “notizie in rete” ci è stata dimostrata ( qualora qualcuno avesse ancora dei dubbi ) anche con la vittoria referendaria del NO raggiunta esclusivamente grazie all’apporto della “rete”.
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