Chiusura del conto corrente: massimo 15 giorni e senza spese
Chiudere il conto corrente e trasferirlo in un’altra banca sarà più facile, veloce e soprattutto senza spese. È quanto stabilito dal Decreto Legge 3-2015 Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio.
La direttiva prevede che la chiusura di un conto corrente (per chi vuole aprirne uno nuovo e trasferirvi tutti i soldi e i pagamenti ricorrenti) debba avvenire in un tempo massimo di due settimane e senza oneri a carico del cliente. Gli istituti di credito che non rispettano le scadenze dovranno risarcire gli ex-correntisti per ogni giorno di ritardo.
La portabilità del conto (ovvero la possibilità di trasferire il conto dalla banca dove lo si ha ad una che ne offre, secondo il cliente, uno migliore per costi, condizioni e servizi) è dunque gratuita. Sarà la nuova banca a dover prendere in carico la pratica senza costi.
In altre parole, il consumatore sarà libero di cambiare banca in qualsiasi momento, senza preavviso. Il trasferimento sarà a costo zero per la clientela.
La direttiva comunitaria ha lo scopo di stimolare la concorrenza tra le banche e tutelare i diritti dei correntisti, evitando gli ostacoli che spesso le banche pongono ai propri clienti, allungando i tempi fino anche a 60 giorni e imponendo costi non dovuti ai correntisti, come quelli per il trasferimento del dossier titoli o la domiciliazione delle bollette.
Ci si augura di vedere i costi dei depositi bancari scendere una volta per tutte, proprio grazie all’aumento della concorrenza.
La chiusura di un conto, è bene puntualizzarlo, è possibile quando ci sono delle giacenze sufficienti a coprire l’importo degli assegni ancora in circolazione e dei pagamenti già effettuati con le carte di credito, ma non ancora addebitati.