Come la banca ti “trucca” il tuo mutuo.
Il peso di un mutuo si fa ben sentire da chiunque ma ancora di più se appesantito in maniera non del tutto dovuta. E a confermare ciò ci ha pensato proprio uno studio effettuato dalla Associazione D.E.C.I.BA che ha raccolto i dati delle seguenti irregolarità.
Circa tre mutui su quattro sono irregolari – in oltre l’80% dei casi chi ha stipulato un muto a tasso variabile dopo il 2003 adesso si trova a dover pagare molto di più di quanto dovuto. NON SOLO, grazie al SOFTWARE I.A.D.E dato in concessione a D.E.C.I.BA. dalla società I.A.D.E srl, è possibile una verifica precisa di tutti gli ILLECITI E REATI : USURA, ANATOCISMO, INDETERMINATEZZA, il tutto GRATUITAMENTE, nel senso che sarà l’associazione D.E.C.I.BA a svolgere il lavoro di pre-analisi tenendo a proprio carico i costi di questa importante attività.
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Per quanto riguarda la pubblicità ingannevole,
dal primo ottobre 2003 infatti, ai sensi della delibera CICR n. 286 del 4 marzo del 2003 tutti gli intermediari finanziari sono stati obbligati a far riferimento ad un indicatore sintetico di costo (T.A.E.G. o I.S.C.) che racchiude tutti i costi aggiuntivi connessi al mutuo (interessi annuali, commissioni, spese di incasso della rata, costi di apertura e chiusura del finanziamento, premi assicurativi e di mediazione creditizia, per citarne alcuni).
Ma la nota positiva è che adesso è possibile recuperare fino a 80 mila euro circa ogni 200 mila euro di mutuo/finanziamento erogato, secondo una statistica prodotta dal Dipartimento Europeo di Controllo degli Illeciti Bancari.
Si tratta semplicemente del risultato a fronte di una condotta illegale degli istituti di credito (irregolarità da pubblicità ingannevole). Tale irregolarità comporta spesso il ricalcolo del mutuo sulla base del tasso dei Bot e in casi più gravi, in presenza di superamento del TASSO SOGLIA, è possibile richiedere il rimborso di tutti gli interessi pagati e L’AZZERAMENTO di quelli futuri.
Inutile sottolineare l’indifferenza con cui il sistema bancario e finanziario ha accolto questa “innovazione”. Questa indifferenza è stata molto marcata sino all’arrivo di una clamorosa sentenza della Corte di Cassazione del Gennaio 2013, la n. 530, che ha finalmente messo “nero su bianco” quanto sopra descritto in termini di formazione del tasso espresso sul contratto e quindi anche del superamento del TASSO SOGLIA. Ed ecco perché solo da pochi anni si sente parlare in modo insistente di usura, anatocismo e di altre anomalie bancarie, praticamente dal 2013 in avanti.
Come abbiamo visto per i clienti il ricalcolo si può tradurre spesso in cifre molto importanti: I clienti che chiedono un mutuo superiore a 50 mila euro devono inoltre prestare molta attenzione ai tassi applicati che sfiorano spesso quelli usurari. Per verificare i tassi, basta però controllare che la somma di tutti i costi sostenuti dal cliente e che non superi le soglie massime pubblicate ogni tre mesi dalla Bankitalia, per questo inviate a D.E.C.I.BA. la documentazione.
Il recupero di versamenti impropri può variare molto in base alla durata del finanziamento ed alla somma richiesta. In media è possibile recuperare molto denaro in caso di illecito o reato: con l’esempio di un mutuo di 30 anni di Euro 200 mila dove solitamente si paga quasi il doppio della cifra erogata, nel caso di superamento del “tasso soglia di usura” tutti gli interessi devono essere restituiti (quindi circa 200 mila euro) e se non fosse riscontrata USURA ma “solo” INDETERMINATEZZA verrà richiesto il ricalcolo al tasso minimo dei bot che mediamente consiste in un recupero fino a 80 mila euro ogni 200 mila euro di mutuo/finanziamento erogato.
Immaginiamo se le aziende, anche quelle che NON hanno alcun problema con le loro banche ma che lavorano con i soldi delle banche, dovessero attivare controlli specifici su conti correnti, leasing e mutui; probabilmente cambierebbe l’economia di un’azienda. E spesso non c’è bisogno nemmeno del Tribunale. Osservando infatti una statistica del Ministero della Giustizia si può osservare che nel 45,8% dei casi (quando la banca si presenta in mediazione) si conclude con un accordo entro 8 mesi.
Tuttavia secondo i dati dell’ISTAT, ci sono oltre 7,5milioni di mutui stipulati dal 2003 ad oggi, con una media annuale di oltre 400mila euro ed una predominanza di quelli a tasso variabile (scelti da oltre due terzi dei clienti).
I cittadini interessati a conoscere quanto possono recuperare dalla banca possono inviare la propria richiesta via mail a segreterianazionale@deciba.it o telefonare direttamente al 02.90427304 – 340.821.1767 – www.deciba.it
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