CONTROLLARE LA BANCA ANDRA’ DI MODA DI GAETANO VILNO’
CONTROLLARE LA BANCA ANDRA’ DI MODA
Il Presidente DECIBA Gaetano Vilnò
Prima ti offendono, ti rendono debole, tolgono le risorse piano piano, arrivano a togliere quella dignità che sempre ti ha contraddistinto nella vita. Incontro ogni giorno imprenditori di ogni tipo, piccoli artigiani, medio imprenditori e anche grandi imprenditori; la cosa che più li accomuna è l’indebolimento psicologico che nel tempo ha fatto da padrone. Spesso dopo aver visionato i documenti ed avere riscontrato varie anomalie le domande che vengono poste sono ”… VINCIAMO? che pericoli ci sono? e se troviamo un giudice corrotto? e se cambia la legge? se mi chiedono rientri? se mi minacciano?”
Paure su paure, uno stato mentale che non permette di essere lucidi. La banca è un’azienda, molti credono che la banca davanti alla legge si trasformi in qualcosa di così potente da mettere al muro persone e giudici! Ogni giorno sentiamo di dirigenti bancari indagati, basta una semplice ricerca sul web per verificare che ci sono centinaia di sentenze contro le banche. Purtroppo questo argomento è poco affrontato ma, fidatevi, la legge funziona e i giudici bravi e onesti sono molti di più di quelli corrotti. Io credo nella giustizia e controllare l’operato della propria banca dovrebbe essere una normalità: dovrebbe essere normale avere un consulente esterno alla banca che ti controlli contratti, mutui e leasing. Il consulente bancario non può essere il consulente del cliente ovviamente, per un chiaro conflitto di interessi. Proviamo a pensare ai casi Cirio, Parmalat, bond argentini e tutti i fatti recenti di questi ultimi giorni: se ci fossero stati consulenti esterni avrebbero fatto un’analisi della proposta e qualsiasi esperto vi avrebbe sconsigliato di comprare azioni o derivati di quel tipo. Controllare la banca non rientra nella professione del commercialista o avvocato, per questo tipo di attività ci vogliono specializzazioni particolari, a volte può accadere che gli stessi avvocati o commercialisti siano esperti in materia ma non è sempre scontato. Controllare l’operato della banca non dovrebbe essere una difesa estrema, dovrebbe essere la normalità, anche le aziende sane dovrebbero abituarsi a controllare l’operato bancario per comprendere cosa è giusto e cosa no. In quanti di noi hanno pagato assicurazioni assurde per ricevere un mutuo o un prestito? Quanti di noi hanno comprato azioni o derivati per riceve un’apertura di credito? La maggior parte di queste sono pratiche estorsive, alla fine quel credito concesso vi costerà molto di più di quanto si pensi.
Oggi grazie alle nuove professioni che stanno nascendo è possibile fare verifiche a ritroso, è possibile controllare i conti correnti dal 1952 in poi se non sono stati chiusi da oltre 10 anni. Per quanto riguarda mutui, leasing e prestiti vale la stessa regola. Il mio consiglio è di armarsi di conoscenza: una volta fatto ciò si possono fare scelte consapevoli.