Frontiere aperte
Frontiere aperte, oltre 13.000 persone in poche ore, attraversano la linea di confine.
Una serpentina di almeno 250 automobili di volontari austriaci è partito in giornata da Vienna, per raggiungere i migranti in marcia e portarli in territorio ‘sicuro’. Ai profughi sono stati forniti anche beni di prima necessità: acqua e cibo, abbigliamento e peluche per i bambini.
la Germania ha apre le frontiere (come l’Austria) , soprattutto il modo dell’accoglienza – doni, applausi – diventa una “lezione” non solo politica a tutto il resto dell’Europa: “Il diritto d’asilo non ha limiti per ciò che riguarda il numero dei richiedenti”, ha dichiarato Angela Merkel, precisando tuttavia che le regole di Dublino sui flussi concordati dei migranti restano valide. Ma non è tutto. C’è una seconda staffilata. Contro Bruxelles. Contro quei governi che innalzano barriere. Che si rifiutano di accogliere: “Così com’è, la politica di asilo europeo non funziona. Il governo tedesco si sta impegnando per far sì che tutti i paesi membri siano all’altezza dei valori europei di umanità e di accoglienza”. La Merkel impugna la bacchetta della maestrina e impartisce i tempi della sua lezione: “Deve esserci una equa ripartizione di compiti e incombenze, in modo che non continui la situazione per cui pochi stati accolgono da soli la maggior parte dei profughi. Tutta l’Europa è chiamata in causa”.