Grecia: Borsa e banche chiuse. Un lunedì nero per i mercati finanziari
Un lunedì difficile per i mercati. Il governo greco, guidato da Alexis Tsipras, ha deciso che oggi la Borsa di Atene resta chiusa, così come le banche che non riapriranno prima del 7 luglio. Nel weekend appena trascorso sono stati ritirati dai bancomat greci 1,3 miliardi di euro. Code agli sportelli, mille dei quali su 7mila sono già privi di contanti ad Atene. Solo sabato sono stati ritirati 700 milioni di liquidità dagli istituti, che hanno visto i propri depositi calare a 120 miliardi. Domenica pomeriggio la Bce (Banca centrale europea) ha congelato la liquidità di emergenza a disposizione degli istituti al livello fissato venerdì. 89 miliardi di euro.
L’obiettivo della chiusura da parte del premier, dunque, è evitare il collasso finanziario. Il prossimo 5 luglio Tsipras ha fissato un referendum popolare attraverso il quale i cittadini dovranno esprimersi, scegliendo se seguire la linea di resistenza governativa (contro il rialzo dell’Iva e il nuovo taglio delle pensioni) o se accettare la nuova, dura cura economica imposta dai vertici Ue, dal Fondo Monetario e dalla Banca centrale europea.
Tsipras, su Twitter, ha tentato di rassicurare i connazionali, probabilmente per evitare il panico, scrivendo che “i depositi bancari sono totalmente sicuri” così come “i pagamenti di stipendi e pensioni” e “nei prossimi giorni serve pazienza e compostezza“. “L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa”, ha concluso, citando Franklin Delano Roosevelt.
Da domani, martedì, i cittadini greci potranno prelevare un massimo di 60 euro al bancomat, con l’eccezione dei possessori di bancomat stranieri. Intanto il Parlamento greco ha votato sì (179 voti favorevoli, 120 contrari) alla consultazione che permetterà al popolo di decidere se proseguire la trattativa in crisi o se aprire all’uscita del Paese dalla zona euro. Il premier Tsipras ha aggiunto che né la Bce né altri ostacoleranno la decisione di indire un referendum.