Indagati: amministratori, dirigenti e funzionari di banche.
Amministratori, dirigenti, funzionari di banca indagati – in tutta Italia accade questo.
Indagati. L’elenco degli istituti bancari e finanziari sta diventando interminabile. Anche oggi due notizie, di cui una stranamente sul ” il Sole 24 Ore” e l’altra invece su un quotidiano locale.
La storia è sempre la stessa, consumatori/clienti truffati e manager che si arricchiscono con i soldi dei risparmiatori/clienti. Chi vuole scendere nei particolari della vicenda può cliccare su i seguenti link.
Noi invece vogliamo affrontare una questione diversa ora, quella morale, ma prima di farlo ci corre segnalare un aspetto non trascurabile: quando andiamo a leggerne i nomi di queste persone (perché sino a prova contraria NON parliamo di soggetti alieni discesi da altri pianeti, sono PERSONE) la prima sensazione che ci pervade è lo stupore, unita ad una domanda: ma è gente che ha bisogno di soldi? NO, infatti non ci è difficile immaginare che di tutti i problemi di cui le persone normali possono soffrire, il PROBLEMA ECONOMICO NON è di certo quello che li riguarda, per dirla in breve: è gente piena di soldi tanto quanto basta per far vivere di rendita diverse delle loro generazioni future.
Qual’è quindi la molla psicologica che li muove nella direzione “truffaldina”? La risposta potrebbe essere la ricerca del “potere”, ma chi persegue il potere NON dovrebbe, ragionevolmente, comportarsi alla stregua dello “sfigato” di turno che cerca arrotondamenti, spesandosi viaggi, cene, e arrotondamenti vari con i soldi della comunità ( nel caso dei politici) o dell’azienda di cui è socio.
Quindi, secondo chi scrive, la ricerca del potere non è la molla, almeno non l’unica.
È probabile che queste azioni da minorati mentali scaturiscano dalla presunzione di essere diventati così “intoccabili” e potenti da poter fare qualsiasi cosa che tanto a loro è tutto concesso.
Ma la riflessione che tutti dobbiamo fare è anche questa: NOI tutti, che ruolo abbiamo e abbiamo avuto nel creare questa generazione di malfattori che gestisce il nostro paese e le nostre aziende pubbliche o partecipate? Secondo me dobbiamo suonarci e cantarci un grande “mea culpa”, farci un esame di coscienza, e nel rispetto di noi stessi e dei nostri figli giurare di NON cascarci più, di NON cedere alle lusinghe e alle false promesse pre-elettorali, di NON rivolgersi a questi “mammasantissima” per chiedere favori, in breve, di comportarsi da uomini e donne con dignità e coraggio.
Divertitevi se volete leggervi gli articoli de Il Sole e del Mattinopadova…