Le banche diventeranno reperti archeologici. Arriva il social lending
Se ne parla poco, eppure la rivoluzione nella giungla del credito è già avviata. Finisce nel mirino della tecnologia e dei nuovi consumatori, la finanza e il suo tempio, ritenuto da moltissimi un’istituzione inviolabile: la banca.
Un settore tradizionale, per anni più subito che messo in discussione, sarà smontato e rimontato dalla nuova industria del credito. Si chiama FinTech ed è la fusione di finanza e tecnologia. Una miscela esplosiva composta di cinque elementi che ormai sono alla base di molte esperienze di successo:
- Tecnologia
- Condivisione
- Algoritmi
- Big Data
- Generazione Millennials
Senza soffermarci sul singolo elemento, vediamo in soldoni cosa sta succedendo e cosa cambierà nei prossimi anni per molte filiali bancarie. La ricerca di finanziamenti a titolo di prestito attraverso Internet è ormai un fenomeno in rapida diffusione in tutto il mondo.
Stanno nascendo canali alternativi alle banche per prestiti e mutui. Il caso più conosciuto è Amazon Marketplace per le piccole imprese e si stanno sviluppando modelli di prestito peer to peer.
Il campione del settore per ora si chiama Lending Club, una società californiana, quotata dallo scorso dicembre a Wall Street e partecipata anche da Google, che l’ha finanziata con ben 125 milioni di dollari.
L’azienda non presta i propri fondi come farebbe una banca, ma funge da intermediario fra investitori nel credito e famiglie o piccole imprese che cercano di finanziarsi o hanno bisogno di denaro per pagare bollette o rimborsi sulla carta di credito.
Chiedendo una commissione ai prestatori. Esistono tantissime persone che hanno notevoli risparmi da parte, oggi remunerati quasi a zero dalle banche e hanno tutto l’interesse di guadagnare e sperimentare. Il nostro tempo trascorso in Rete e i nostri comportamenti digitali producono una massa di dati impressionanti per chi li sa leggere e utilizzare.
Il social lending, in sostanza, applica una sorta di rating alla domanda di credito e la fa incontrare con l’offerta di prestiti che arriva dagli investitori. E se questa può sembrare solo una leggenda per l’Italia, in Usa invece è già una realtà, così come in Cina e in Inghilterra dove sono attive oltre una trentina di queste piattaforme, e molti blogger finanziari e addetti ai lavori hanno le idee chiare anche sul futuro: le vecchie filiali bancarie diventeranno reperti archeologici. Secondo loro, il valore dei prestiti attraverso questo genere di piattaforme raggiungerà i 150 miliardi nel 2025. Si profilano tempi duri per i colossi bancari, la concorrenza è già una realtà.
Ottimo articolo! Si chiamerà Digital Disruption e spazzerà via gli istituti bancari che non si adegueranno. Le banche dovranno mettere davanti ad ogni cosa le esigenze del cliente: questa sarà la loro salvezza. Sono un esperto di Social Lending e per questo amo definirmi Social Lender. Non posso che concordare con tutto ciò che avete scritto!
grazie per il commento e le precisazioni.