Massimo D’Alema: “Gli aiuti alla Grecia sono andati alle banche tedesche”. Il video spopola sul web
Da qualche giorno circola in rete un video, diventato virale, in cui Massimo D’Alema, intervistato a RaiNews 24, spiega la truffa degli aiuti europei alla Grecia. “Gli aiuti alla Grecia – afferma – sono andati alle banche tedesche, di questi soldi i greci non sentono neanche l’odore”. Tra una risatina e l’altra, D’Alema racconta il sistema criminale messo in atto dall’Europa per stritolare i Paesi più poveri. L’ex premier, in versione anti-Merkel, va all’attacco della cancelliera tedesca e, con le sue dichiarazioni, diventa un vero e proprio fenomeno social che invade la rete e le bacheche degli utenti Facebook.
“In Germania il costo del denaro è bassissimo“, spiega D’Alema, “quindi le banche tedesche raccolgono denaro a un costo quasi nullo. Con quei soldi comprano i titoli della Grecia, che essendo un paese a rischio paga tassi altissimi, il 15%. In questo modo guadagnano una montagna di soldi”. In altri termini, attraverso la differenza dei tassi d’interesse, “enormi risorse si trasferiscono da un paese povero, la Grecia, a un paese ricco, la Germania. Il paese povero si impoverisce sempre di più, il paese ricco si avvantaggia sempre di più”.
Quando la Grecia non è più in grado di pagare, arrivano gli aiuti europei. “Noi abbiamo dato alla Grecia 250 miliardi di euro, non per le pensioni dei greci, ma per pagare le banche tedesche”.
Sulla rete si moltiplicano i commenti e qualcuno non ci sta, mettendo in dubbio quanto dichiarato da D’Alema: “Ma di quand’è questo video? La Grecia paga il 2% di interessi, non il 15 come dice D’Alema! Inoltre non distingue interessi da capitale e si ‘dimentica’ della ristrutturazione fatta nel 2012, con cento miliardi di perdite per i creditori! ‘Abbiamo dato i soldi alle banche e non alla Grecia’, già, perché le banche li avevano avuti gratis i titoli greci o li avevano forse comprati dando denaro ai greci? Vediamo di non farci prendere in giro, dai!”.
E gli sfoghi degli utenti non si placano: “Quando ho comprato casa in cooperativa ho dovuto accollarmi un mutuo BNL per 40 milioni di vecchie lire al modico tasso del 17% (1985) che ho ONORATO nonostante sapessi perfettamente che la casa la avevo pagata in contanti ed il mutuo più altri 30 milioni del prezzo finale erano andati ai partiti PCI compreso. Dove era il D’Alema allora? A comprarsi la barca? A farsi le scarpe su misura da 5 milioni a paio? Razza di ipocriti farabutti. Chissà perché la Grecia non è attendibile sui mercati finanziari […]”. E qualcun altro si chiede come mai D’Alema diventi esplicito proprio ora: “Mi lascia perplessa che D’Alema solo ora sia così chiaro ed esplicito! Forse perché non ha più il ruolo di prima nel partito che più di tutti si è reso responsabile della collusione con UE, FMI e banche?!?!”.
C’è poi chi si scaglia contro altri partiti politici, a difesa di D’Alema: “Auspicherei veramente che i deputati 5 stelle avessero un decimo dell’intelligenza politica di Massimo D’alema. Avrà anche commesso molti errori, ma rimane un fuoriclasse”.
Insomma, quando anche gli si dà ragione la domanda resta la stessa: “Analisi corretta… mi sorge una domanda: ma non sono stati Prodi e D’Alema a farci entrare in questo meccanismo diabolico?”
Chi non avesse visto ancora il video, può trovarlo qui Massimo D’Alema intervistato a Rainews