Nuova legge pro banca sui pignoramenti immobiliari
Pignoramenti immobiliari. Ripercorriamo l’iter quando avviene che il debitore non paga il debito con la banca: la banca richiede il decreto ingiuntivo – il debitore riceve l’atto di precetto – il decreto ingiuntivo diventa esecutivo – segue il pignoramento immobiliare con espropriazione dei beni immobiliari e l’ esecuzione immobiliare – l’immobile viene messo all’asta – e non è finita perché per il restante debito (al netto del ricavato della vendita del bene all’asta) la banca agirà per il recupero del credito.
Ieri abbiamo parlato della modifica del testo riguardo all’impossibilità di potersi opporre dopo che è stata disposta la vendita all’asta (tranne che l’opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile).
Altra novità che produrrà gravi problemi al debitore sarà che il giudice potrà disporre un ribasso della base d’asta della metà del valore al quarto tentativo di vendita forzata, con la conseguenza che l’immobile sì svaluterà pesantemente, questo per permettere l’immediata aggiudicazione e l’esecutato, dovrà abbandonare subito l’immobile pignorato mentre con la vecchia normativa il debitore poteva continuare ad abitare nell’immobile pignorato sino al momento dell’aggiudicazione (o prima, se ritenuto necessario dal giudice per poter vendere il bene).
L’unica eccezione per fortuna è quando si tratta “prima casa”, in questo caso valgono le regole precedenti potendo continuare a rimanere nell’abitazione ma solo fino a che il giudice riterrà che tale permanenza pregiudichi la vendita dell’immobile.
Capite la differenza? La nuova normativa velocizza tutti gli iter burocratici e su questo non ci sarebbe nulla da dire perché, soprattutto nel mondo imprenditoriale, coloro che sulla lentezza della macchina burocratica italiana ci giocano sono davvero tanti;
In realtà si è voluto semplicemente dare un’altra “mano” alle banche, l’ennesima ormai abbiamo perso il conto con il governo Renzi (scopri quanti regali sono stati fatti QUI), queste banche con i conti in sofferenza per la “malagestio” che le ha contraddistinte, aiutate dai politici compiacenti e dai mancati controlli di Bankitalia e Consob.
Avete capito il trucchetto allora? Le banche hanno bisogno di soldi, vero è che ora arriveranno ancora 150 miliardi che in qualche modo pagheremo sempre noi cittadini, ma non basta; con la scusa della sburocratizzazione, in un momento di caos politico ed economico, era il momento di dare una spallata decisa alle “vertenze bancarie” che stanno diventando troppe (come se uno se le cercasse..) e allora il nostro caro governo ecco che è prontamente intervenuto: ora le banche possono portarti via la casa in un batter d’occhio, e non solo; considerato che ormai si sono strutturate con società parallele operative sul mercato immobiliare, indovinate chi comprerà le case all’asta?
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