Riceviamo in continuazione lettere
Riceviamo in continuazione lettere
Riceviamo in continuazione lettere, messaggi, post di persone con famiglie ed aziende a cui le banche stanno portando via il bene più prezioso dopo la “famiglia” per gli italiani, la propria CASA.
Ricordate quel messaggio pubblicitario –“non c’è famiglia se non c’è casa” – solo le banche non lo ricordano.
Portare via una casa ad una famiglia equivale a DISTRUGGERE una famiglia.
Ora, le banche sono un’importante istituzione per il nostro Paese e nessuno intende demolire o demonizzare questa importante risorsa. Tuttavia accade a volte che il rapporto con il cliente (generalmente un piccolo imprenditore, una impresa) diventi illecito. Ultimamente questi illeciti sono cresciuti mettendo a rischio l’esistenza di molte imprese italiane e di conseguenza decine di migliaia di posti di lavoro.
Alla crisi, cui il nostro Paese sta assistendo nell’ultimo decennio, si aggiunge un comportamento a volte, forse anche spesso, scorretto da parte degli istituti di credito che anziché aiutare le aziende, anziché sedersi a tavolino e trovare delle soluzioni chiedono alle aziende di “rientrare” dai fidi bancari, addirittura in 1 giorno, oppure negano gli affidamenti.
Non parliamo dunque qui di corruzione, criminalità organizzata o altre piaghe tipicamente italiane. Ma di banche, e delle conseguenze dei tassi usurari nascosti nei contratti e delle pratiche di anatocismo, cui la legge cerca di porre rimedio ma purtroppo in modo raffazzonato, come la recente modifica all’art. 120 del TUB sostituito dalla legge 27 del dicembre 2013 ( legge di stabilità).
www.disinformazionebancaria.it – www.deciba.it – www.risarcimentomutui.it – www.lastella.altervista.com