Sangue preannunciato
Sangue preannunciato
Napoli, sono 3 le zone più a rischio della città: in pieno centro, periferia occidentale e in quella orientale del capoluogo; Gang di bambini, che si contendono il quartiere stanno scrivendo un nuovo capitoli di un romanzo di sangue che ha forse aggiunto un’ultima pagina in piazza Sanità, domenica mattina all’alba, con l’omicidio dei diciassettenne Gennaro Cesarano, ucciso davanti alla chiesa di San Vincenzo. Ma sale vertiginosamente la tensione tra Rione Traiano e Soccavo dove è stata rinvenuta una bomba a mano. Spari anche a est, dove sabato sera, all’uscita di un negozio di via Camillo De Meis, è stato ucciso un trentenne.
Sono stati inviati aiuti; 50 agenti delle forze dell’ordine per controllare il territorio, testimoniando che quello che sta accadendo è un’emergenza che va ben al di là della semplice “controllo”.
Intanto nelle strade si continua a morire. A Forcella è guerra tra il gruppo Sibillo-Giuliano-Brunetti-Amirante, contrapposto agli eredi della storica famiglia Mazzarella che si contengono il quartiere.
La Procura è al lavoro, Ieri, al quinto piano del Centro direzionale, poliziotti e carabinieri hanno incontrato il procuratore aggiunto Filippo Beatrice, che coordina il pool anticamorra, per fare un punto della situazione; punto che si era già stato ‘toccato’ meno di un mese fa, lanciando l’allarme sull’impennata del crimine organizzato davanti alla commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi.
C’è certamente la droga al centro della violenta nell’area del Rione Traiano, secondo quanto si capisce dalle più recenti indagini dei carabinieri.