Tre banche accusate di praticare tassi usurari
Tre banche accusate di praticare tassi usurari.
Il sostituto procuratore Francesco Rotondo ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci dirigenti bancari che, dal 1997 al 2006, si sono succeduti alla guida di filiali salernitane di Monte dei Paschi di Siena, Banco di Napoli e Banca di Salerno.
L’udienza preliminare è fissata il prossimo 30 settembre.
L’accusa è chiarissima: Tassi effettivi globali (TEG) fino all’87 per cento.
L’azienda, segnalata da dodici anni in stato di sofferenza bancaria, è la Fatrotek, specializzata nel settore elettronico e delle telecomunicazioni.
L’azienda salernitana ha intentato una battaglia giudiziaria in sede sia penale che civile. Per la Procura, che ha aperto nel 2010 il fascicolo di indagine, i tassi applicati sono tali da configurare il reato di usura bancaria su sei conti correnti:
- due alla Banca di Salerno;
- tre al Monte dei Paschi di Siena;
- uno al Banco di Napoli.
Su uno dei rapporti bancari di Mps risulta applicato, in un trimestre del 2006, il tasso scandalo dell’87 per cento. Per gli inquirenti, il tasso soglia sarebbe già stato superato in altri due conti aperti nella filiale Mps di Salerno, con oscillazioni del Teg che andavano, rispettivamente, dal 16,74 per cento al 30,46 e da un minimo del 12,08 a un massimo di 37,62. Il Banco di Napoli, nel terzo trimestre del 2002, avrebbe applicato un tasso globale del 47,78 per cento. E anche la Banca di Salerno avrebbe sforato, applicando nel 1997 percentuali fino al 28,83. Tassi da capogiro di cui si dovrà rispondere il prossimo 30 settembre all’udienza preliminare.