Un nuovo modello di agenzia bancaria: la filiale 2.0
Quello dello sportello, con il cassiere dietro al bancone, potrebbe essere solo un ricordo. La banca cambia il pelo – forse non il vizio – e si diffonde un nuovo modello di agenzia bancaria: la filiale 2.0, come la chiamano già molti addetti ai lavori.
Scompaiono i vecchi banconi per far spazio a poltrone e divani, sedie e tavolini, dove i clienti possono soggiornare navigando su internet con il wifi, in attesa di parlare con qualche funzionario, magari per una consulenza sui prodotti e sui servizi più complessi, dai mutui agli investimenti sino alle polizze assicurative.
Cariparma Credìt Agricole è stata uno delle prime banche in Italia a puntare sulle filiali evolute, ne ha create già 180, a cui se ne aggiungeranno altre 340 entro la fine del 2016, con un investimento complessivo di 300 milioni di euro. Qui, la filiale 2.0 è già una realtà: gli sportelli non esistono più perché i clienti, ricorrono agli “atm evoluti”, cioè ai bancomat che permettono di eseguire non solo i classici prelievi, ma anche i depositi di contante, bonifici o pagamenti delle tasse.
Risultato: diminuzione dei costi e aumento dei margini di profitto per la banca, proprio perché il personale si concentra sulle attività che rendono maggiormente. Vendere.
Da Unicredit a Intesa Sanpaolo, da Bnl Gruppo Bnp Paribas fino al Monte dei Paschi di Siena, le banche pare proprio stiano pensando al proprio restyling.
A dicembre scorso è stata inaugurata a Siena la prima filiale hi-tech di Mps: i clienti possono contattare con una videochiamata un consulente a distanza, per avere consigli sui prodotti più complessi come le polizze assicurative. Lo strumento della videoconferenza è utilizzato anche da OpenBnl, il nuovo format di agenzia 2.0 lanciato nel 2014 dal gruppo bancario che fa capo alla francese Bnp Paribas. Idem per Unicredit. C’è da chiedersi quanto questo investimento possa apportare delle migliorie ai servizi per il cliente. In alcuni casi potrebbe significare un risparmio di tempo. Sull’efficienza e sull’etica delle banche i dubbi e le certezze permangono, con o senza restyling.