Unicredit, UBI e Banco Pop aumentano i costi di conto corrente.
E così, con il saldo di fine anno, riceveremo una spiacevole sorpresa: una «maggiorazione» sui costi del conto corrente per recuperare il contributo dell’istituto al Fondo nazionale di risoluzione delle crisi bancarie. Parliamo di un incremento che va dai 25 euro annui, in su, a discrezione della banca.
Si tratta del fondo istituito presso Banca d’Italia a cui hanno “aderito” Unicredit, UBI e Banco Popolare, per capirci, quel Fondo che ha consentito il salvataggio delle quattro banche finite in risoluzione nel novembre dello scorso anno: Banca Marche, Etruria, CariFerrara e CariChieti (i risparmiatori truffati non ancora risarciti).
«L’ennesimo furto con destrezza ai danni dei correntisti! Costretti a pagare gli errori dei banchieri ed una gestione dissennata del credito e del risparmio».
Ilario Fabiano si rende disponibile per qualsiasi informazione e ribadisce che, ogni giorno, sono innumerevoli gli illeciti riscontrati dopo un’attenta analisi della documentazione che i correntisti chiedono di controllare, specialmente nel ramo aziendale dove con la scusa del “rating” le banche aumentano i tassi ai limiti dei “TASSI SOGLIA” proprio alla clientela già in difficoltà, mentre i “rating” delle aziende amiche diventano improvvisamente TOP PERFORMER ed erogano milionate di euro a tassi bassissimi, salvo poi vedere alcune di queste aziende andare in default, rimanere col “cerino in mano” perché spesso le garanzie, stranamente, NON ci sono e ciliegina sulla torta, cercare di recuperare massacrando i piccoli risparmiatori e le piccole e medie imprese.
Il Segretario Nazionale ci lascia con una “frecciatina” :
gli imprenditori si lamentano, ma se solo si confrontano con il loro mercato troveranno aziende che vanno peggio di loro ed altre che vanno meglio o molto meglio; dov’è allora la differenza? Nel mercato? NO, dato che è uguale per tutti. Forse nella preparazione e nelle competenze dell’Imprenditore con la I maiuscola? SI.
Qualcuno diceva che Imprenditori NON si nasce, si diventa, e io aggiungo che TUTTO si può diventare mentre in rari casi si nasce pre destinati a fare un qualcosa.
Allora occorre migliorarsi giorno dopo giorno, e fare anche quelle cose che mai si sarebbero messe in discussione, e cioè verificare se le banche stanno approfittando o meno delle nostre situazioni economiche.
Controllare la forma dei contratti di mutuo, finanziamenti, leasing e conti correnti auto liquidanti ( AFFIDATI, SBF, ANTICIPO FATTURE ECC..)deve diventare una operazione contabile di routine come quella di richiedere al proprio commercialista un bilancino di verifica trimestrale, quadrimestrale o al massimo semestrale, SEMPRE.
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